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Ecotomografia ed EcoColorDoppler

L’Ecotomografia è una metodica diagnostica utilizzata per ottenere immagini del corpo attraverso l’impiego di una sonda che emette ultrasuoni ad alta frequenza.

È un esame assolutamente innocuo e non vengono utilizzate radiazioni ionizzanti.

CHE COSA È L’ECOCOLORDOPPLER?

L’EcoColorDoppler è uno speciale tipo di ecografia, che viene utilizzata per lo studio delle strutture vascolari e che consente di valutare velocità e quantità del flusso all’interno di un vaso.

Si tratta pertanto di un esame ecografico non invasivo e indolore che permette, tramite l’emissione di ultrasuoni, di visualizzare (con una sonda posizionata sulla superficie della cute) i vasi sanguigni e le arterie. Inoltre, sfruttando gli ultrasuoni anziché i raggi X, non è nocivo per il paziente.

Attraverso questo esame il medico può visionare le pareti dei vasi e delle arterie, misurare il loro spessore, la velocità del sangue che scorre in quel punto, vedere se ci sono restringimenti (c.d. “stenosi”) dovuti a placche e valutare la natura, la forma di queste placche nonché la percentuale del restringimento. Si tratta di un importantissimo esame preventivo!

L’EcoColorDoppler, oltre che sulle gambe, può essere utilizzato sugli arti superiori, sull’addome e sul collo, per verificare lo stato dei corrispondenti vasi sanguigni.
In base all’area interessata al restringimento, questo esame permette di prevenire malattie vascolari di vario genere come ictus e trombosi.

QUANDO FARE UN ECOCOLORDOPPLER?

Se si hanno fattori di rischio che predispongono alla comparsa delle malattie cardiovascolari (fumo, diabete, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia) è consigliabile effettuare un ecocolordoppler, per la prima volta, intorno ai 40 anni di età.

Tale esame, dunque, è adatto a chi soffre di malattie croniche e deve ripetutamente verificare il proprio stato di salute, oppure a chi ha sintomi aspecifici e vuole indagare senza sottoporsi a troppi esami dolorosi e dannosi. Anche le donne incinte possono usufruire senza rischi di questo strumento.

 

ECOCOLORDOPPLER ARTI INFERIORI

Problemi circolatori? Gambe gonfie e pesanti? Vene varicose, formicolii, crampi, pruriti insoliti e caviglie gonfie?
L’EcoColorDoppler degli arti inferiori permette di valutare la funzionalità delle vene delle gambe e l’eventuale presenza di ostruzioni (trombi).

Questo esame, inoltre, consente di verificare se la direzione del flusso del sangue abbia, o meno, un andamento inverso rispetto al normale (reflusso). L’esame è consigliato alle persone che abbiano delle vene non più in grado di spingere (drenare) il sangue verso l’alto, ossia alle persone con insufficienza o incontinenza venosa, condizione che si manifesta con gambe gonfie e vene dilatate e sfiancate (vene varicose).

 

ECOCOLORDOPPLER DEI VASI DEL COLLO (TRONCHI SOVRAORTICI – TSA)

L’EcoColorDoppler dei tronchi sovraortici rappresenta il miglior metodo di valutazione del rischio di malattia dell’apparato cardiovascolare in soggetti sintomatici ma anche asintomatici.

Questo esame interessa le arterie carotidee che decorrono ai lati del collo e che riforniscono sangue al cervello e serve a evidenziare:

  • • la presenza di restringimenti (stenosi) che fanno arrivare meno sangue al cervello
  • • la presenza di vere e proprie placche sulle pareti interne delle carotidi (placche ateromatose) che potrebbero ostruirle oppure rilasciare piccoli frammenti diretti verso il cervello e potenzialmente responsabili di ictus cerebrali o attacchi ischemici transitori (TIA)


PERCHÉ SI CHIUDE UNA ARTERIA?

In presenza di fattori di rischio (valori elevati di colesterolo e/o di trigliceridi, ipertensione arteriosa, diabete, obesità, fumo di sigaretta, malattie cardiovascolari) può accadere che in queste arterie si depositi una sostanza che si chiama colesterolo che provoca un’alterazione della parete dell’arteria, creando una infiammazione ed una proliferazione di cellule della parete stessa che porta alla formazione delle cosiddette placche.

Queste placche determinano un restringimento dei vasi stessi, con conseguente diminuzione dell’apporto delle sostanze nutritive e dell’ossigeno. Si parla allora di ischemia cerebrale, che vuol dire ridotto apporto di sangue in una zona del cervello. Se l’apporto di sangue e quindi di ossigeno si interrompe del tutto, si parla di ictus cerebrale ischemico.

Le stenosi carotidee di lieve entità o inferiori al 50% sono asintomatiche e necessitano di un follow-up nel tempo, per valutarne la progressione, e della correzione dei fattori di rischio cardiovascolare.

Le stenosi superiori al 70% possono essere sintomatiche e pertanto necessitano di una correzione chirurgica o endovascolare per prevenire episodi tromboembolici cerebrali. In alcuni casi, ove la stenosi carotidea risulta ai limiti della significatività o dove ci sono dei dubbi per morfologia o estensione della placca stessa, si esegue un ulteriore approfondimento diagnostico di secondo livello con l’AngioTC dei tronchi-sovraortici o l’AngioRMN.

L’ictus cerebrale rappresenta la seconda causa di morte a livello mondiale e la terza nei paesi industrializzati. Si tratta della brusca interruzione del flusso sanguigno di un ramo delle arterie del cervello e ciò comporta la “morte cellulare” (necrosi) di una zona del cervello, più o meno ampia, a seconda della grandezza del ramo ostruito.

Un primo esame EcoColorDoppler dei vasi del collo, anche se si è in piena forma e senza fattori di rischio cardiovascolari andrebbe fatto a 50 anni circa. Se abbiamo uno o più fattori di rischio (per valori elevati di colesterolo e/o di trigliceridi, ipertensione arteriosa, diabete, obesità, fumo di sigaretta, malattie cardiovascolari già note) tale esame andrebbe anticipato a 40 anni.

 

ECOCOLORDOPPLER TESTICOLARE

L’EcoColorDoppler del testicolo permette di individuare la abnorme dilatazione dei vasi sanguigni (varicocele) che può essere causa di una infertilità curabile.

Il varicocele maschile è una disfunzione che interessa il sistema vascolare del testicolo. È una malattia piuttosto frequente con un picco tra i 10 e i 19 anni e colpisce il 15-20% della popolazione maschile ed è presente nel 30-40% degli uomini con problemi di fertilità.

Il varicocele è quasi sempre asintomatico. Quando il dolore è presente, è riferito come senso di fastidio o di peso, più frequente durante un’attività fisica/sportiva, oppure come dolore crampiforme, a fitta, che scompare spontaneamente. Solo nei casi più avanzati sono ben palpabili le vene all’interno del sacco scrotale.

In base all’aspetto ecografico il varicocele ha essenzialmente tre gradi:

  • I grado: reflusso venoso evocabile esclusivamente con la manovra di Valsalva
  • II grado: reflusso venoso basale fasico con il respiro
  • III grado: reflusso venoso basale continuo

 

Il varicocele di grado I o II non necessita di alcuna terapia chirurgica correttiva, a meno che non causi fastidio a livello scrotale o alterazioni dello spermiogramma.
Il varicocele di grado III necessita di un intervento chirurgico correttivo per evitare possibili futuri problemi di infertilità.


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