Riconoscere i sintomi di occlusione intestinale è indispensabile per poter trattare il disturbo tempestivamente. Questo aiuta ad evitare che si possa andare incontro a complicanze talvolta alquanto serie.
Nel momento in cui il normale transito di feci e gas non progredisce, ma si blocca in una porzione dell’intestino, parliamo di occlusione intestinale. Questa può essere classificata in due differenti tipologie, associate ad altrettante cause distinte (di cui parleremo nel paragrafo successivo):
Come abbiamo detto, le due tipologie di occlusione non hanno ovviamente le stesse cause scatenanti. Vediamo, quindi, in maniera più dettagliata cosa può provocare l’arresto del contenuto intestinale:
In caso di occlusione intestinale possono manifestarsi sintomi, quali:
La presenza di un’ostruzione intestinale può essere individuata dallo specialista mediante la auscultazione e palpazione dell’addome del paziente.
Gli esami diagnostici necessari possono essere:
In genere l’occlusione dinamica tende a risolversi da sola nel giro di pochi giorni. Per facilitare la disostruzione è possibile utilizzare farmaci in grado di aumentare la capacità della muscolatura addominale di contrarsi e di indurre di conseguenza la progressione del contenuto intestinale.
Al contrario, l’occlusione meccanica necessita di un intervento di chirurgia maggiore. Questo è indispensabile per poter risolvere il blocco intestinale ed eliminare possibili zone necrotiche presenti nel lume intestinale.
L’utilizzo di un sondino naso-gastrico si rende necessario nel caso vi sia un mancato riassorbimento dei fluidi gastrici. La procedura prevede che il paziente sia a digiuno e che di conseguenza venga alimentato per via endovenosa.
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