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Esami diagnostici per l’infertilità

Esami diagnostici per l’infertilità - Casa di Cura Villa Mafalda di Roma

Esami diagnostici per l’infertilità - Casa di Cura Villa Mafalda di RomaPresso il CERMER della Casa di Cura “Villa Mafalda” di Roma è possibile effettuare esami diagnostici per l’infertilità sia maschile che femminile.

In un precedente articolo vi abbiamo presentato il CERMER, ossia il Reparto Ricerche Medicina della Riproduzione. Il Reparto, che opera nel campo della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), si occupa anche di diagnostica della sterilità di coppia, aspetto su cui oggi ci soffermeremo.

L’IMPORTANZA DELLA PRIMA VISITA

In caso di infertilità, la prima visita rappresenta un momento particolarmente importante. È, difatti, in questa sede che viene deciso l’iter diagnostico della coppia. Si parla di infertilità di una coppia sessualmente attiva quando, dopo più di un anno di rapporti liberi e non protetti senza ottenere una gravidanza, viene accertata la diagnosi.

Vediamo in maniera più dettagliata quali sono gli esami diagnostici per l’infertilità maschile e quali per quella femminile.

ESAMI DIAGNOSTICI PER L’INFERTILITÀ MASCHILE

Diverse disfunzioni possono essere la causa dell’infertilità maschile. In particolare, queste possono essere legate alla produzione, emissione o funzionalità degli spermatozoi, e possono essere di natura:

  • Ormonale
  • Genetica
  • Vascolare
  • Infettiva
  • Traumatica

Altre possibili cause sono associate a:

  • Tabagismo. Tabacco e cannabis danneggiano l’integrità del DNA degli spermatozoi, riducendone numero e motilità
  • Alcuni farmaci, come ad esempio quelli antitumorali
  • Febbre. Un episodio febbrile può ridurre la capacità riproduttiva per un periodo che va dai 2 ai 6 mesi
  • Ambiente. Sostanze quali vernici, radiazioni elettromagnetiche, pesticidi o solventi possono influire negativamente sulla fertilità

Si parte, quindi, dall’anamnesi del paziente. In questa occasione vengono raccolte le informazioni riguardo lo stile di vita e la storia medica del soggetto. Inizia, poi, l’indagine diagnostica strumentale, che può prevedere:

  • Spermiogramma. È un esame fondamentale, poiché consente, mediante il prelievo di un campione, di analizzare le proprietà chimico-fisiche del liquido seminale, nonché valutare la concentrazione, la viscosità, la motilità e la morfologia degli spermatozoi
  • Spermiocoltura. L’esame permette di valutare la presenza di batteri e miceti sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo
  • Dosaggi ormonali. È importante verificare che nel sangue non vi siano livelli alterati di: luteinizzante (LH), testosterone (T), prolattina (PRL) e follicolo-stimolante (FSH). Il dosaggio di quest’ultimo ormone è un riferimento essenziale, in quanto strettamente associato alla produzione degli spermatozoi
  • Ecografia doppler testicolare. L’esame risulta assai utile per poter rilevare la presenza di varicocele o di eventuali anomalie anatomiche e/o funzionali
  • Test immunologici. Questi consentono di evidenziare l’esistenza di anticorpi adesi alla superficie degli spermatozoi
  • Test di funzionalità spermatica. Permettono di valutare l’integrità del DNA spermatico
  • F.I.S.H.-Test. Viene eseguito mediante una metodica chiamata “ibridazione fluorescente in situ”, ed è essenziale per poter valutare il cosiddetto assetto cromosomico nemaspermico, stimando eventuali aneuploidie e diploidie (anomalie cromosomiche numeriche)

ESAMI DIAGNOSTICI PER L’INFERTILITÀ FEMMINILE

L’infertilità femminile può essere legata ad alterazioni anatomiche, come ad esempio quelle: tubariche, uterine, ovariche o cervicali. Il problema può anche essere associato ad una malattia chiamata endometriosi oppure a diverse cause di origine:

  • Idiopatica
  • Ormonale-ovulatoria
  • Genetica
  • Infettiva

Gli esami diagnostici per l’infertilità femminile sono:

  • Dosaggi ormonali. Gli ormoni possono influire sull’ovulazione e fornire informazioni utili per la valutazione della riserva ovarica della donna. Per questo è importante valutare i livelli di: FSH, LH, estradiolo, ormoni tiroidei ed altri estrogeni come prolattina, progesterone ed ormone Antimulleriano
  • Tampone vaginale. È utile per rilevare una eventuale infezione
  • Ecografia pelvica transvaginale. Consente di valutare l’anatomia di utero e annessi, nonché di individuare eventuali malformazioni o alterazioni. È possibile anche calcolare sia il numero che la crescita dei follicoli antrali delle singole ovaie
  • Sonoisterografia (o isterosonografia). È un esame ecografico che permette di visualizzare e valutare accuratamente l’interno della cavità uterina
  • Isterosalpingografia. Risulta assai utile per valutare la pervietà delle tube (ossia, che queste non siano ostruite)
  • Isteroscopia. Con questa metodica endoscopica è possibile avere una visione diretta della cavità endometriale
  • Laparoscopia. Si tratta di una tecnica chirurgica che, utilizzando uno strumento a fibre ottiche collegato ad una telecamera, consente la visione dell’anatomia e funzionalità della tuba, nonché della sua posizione rispetto all’ovaio. Inoltre, durante la procedura è possibile rimuovere cisti o adesioni, oppure asportare eventuali fibromi

Per maggiori informazioni:

Casa di Cura Privata “Villa Mafalda”
Via Monte delle Gioie 5  –  00199  Roma
www.villamafalda.com
www.cermer.it

 

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