Il trattamento della parodontite non prevede necessariamente una terapia di tipo chirurgica. È, però, fondamentale diagnosticarla tempestivamente per poter facilitare la cura ed evitarne la progressione che può portare persino alla perdita dei denti.
In un articolo precedente abbiamo messo in evidenza il legame tra parodontite e malattie sistemiche come il diabete. Non a caso la SIdP (Società Italiana di Parodontologia e Implantologia) la definisce la “6° complicanza del diabete”. In quella occasione abbiamo parlato anche delle cause e dei fattori che possono influire sull’insorgenza della patologia, nonché di quei campanelli di allarme che non dovrebbero essere sottovalutati.
Oggi ci soffermeremo maggiormente sul trattamento della parodontite, una infiammazione che può provocare la perdita dei denti ed aumentare il rischio non solo di diabete ma anche di malattie cardiovascolari, inficiando sul nostro stato generale di salute.
È importante effettuare delle visite odontoiatriche regolari, che consentono di poter diagnosticare precocemente la malattia parodontale e curarla nelle sue fasi iniziali. Questo aiuta a ridurre l’estensione degli eventuali danni e le complicanze nei soggetti diabetici, facilitandone la cura che risulta più veloce, efficace e duratura.
Nella maggior parte dei casi il trattamento della parodontite non presuppone la chirurgia. Fortunatamente è spesso possibile risolvere anche infezioni ad uno stadio avanzato con terapie non chirurgiche. Dopo un attento sondaggio parodontale, lo specialista è in grado di valutare e scegliere di conseguenza l’approccio terapeutico più adatto al caso.
Il trattamento della malattia parodontale prevede due diverse fasi:
La terapia attiva può essere chirurgica e non chirurgica. In questo articolo ci occuperemo di quella non chirurgica, che include:
Dopo i trattamenti le gengive rimangono gonfie ed irritate per alcuni giorni. Inoltre, nei mesi successivi in genere si manifesta una ipersensibilità al freddo, che è possibile alleviare con l’utilizzo di un dentifricio per denti sensibili. Nel giro di un mese i denti riacquistano la propria stabilità.
Una volta curata la parodontite, è necessario effettuare delle visite periodiche di controllo, ogni 2-6 mesi secondo indicazione dello specialista. Questo permette di:
Per maggiori informazioni, presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma è presente il Reparto di Odontoiatria