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Cellule staminali, superati i 30mila trapianti di sangue cordonale nel mondo

Ad oggi sono stati effettuati più di 30mila trapianti di cellule staminali cordonali, una tecnica utilizzata per la cura di oltre 80 patologie. Il traguardo è stato confermato anche dalla dott.ssa Éliane Gluckman, massima esperta mondiale di trapianto cordonale, basandosi sui numeri relativi all’anno 2015. “Il trapianto di cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale dei nascituri è ormai una realtà consolidata e ha mostrato tassi di successo sovrapponibili al più invasivo espianto di midollo osseo da donatore vivente”, ricorda Francesco Zinno, docente di Immunoematologia all’Università di Roma Tor Vergata. I campi di applicazione delle tecnica sono in aumento, sottolinea Zinno: “Uno studio statunitense, condotto alla Duke University, ha dimostrato come il trapianto autologo di cellule staminali cordonali abbia reso possibile la ripresa di bambini affetti da paralisi cerebrale infantile, che altrimenti sarebbero stati destinati all’invalidità. Lo scorso luglio una bambina italiana di 20 mesi, affetta da paralisi cerebrale infantile, ha ricevuto due infusioni di cellule staminali del proprio cordone ombelicale conservato, che hanno già portato significativi miglioramenti. Oggi è addirittura possibile curare bambini affetti da patologie genetiche come l’Ada-scid (il sistema immunitario è praticamente inesistente e i piccoli malati sono costretti al perenne isolamento) e la sindrome di Wiskott-Aldrich (malattia che provoca emorragie, infezioni gravi e tumori)”.

Nel 2014 erano oltre 610mila nel mondo i campioni di cellule staminali disponibili, sia donate che conservate per uso autologo a scopo preventivo o raccolte per la cura di un familiare malato. “Ma esiste una situazione paradossale – sottolinea Zinno – perché in Italia oltre il 95{21f99c6ac5d19357f85664ef3109d82aefa9217ee900604e73ab92b21524c15e} dei cordoni vengono gettati come rifiuti speciali, sprecando così preziosissimo materiale biologico dalle enormi potenzialità terapeutiche. È come gettare nel contenitore dei rifiuti ospedalieri un qualunque organo potenzialmente utilizzabile per un trapianto. Solo nel nostro Paese ogni anno si ammalano di leucemia circa 5 bambini ogni 100mila abitanti, e i linfomi rappresentano il 15{21f99c6ac5d19357f85664ef3109d82aefa9217ee900604e73ab92b21524c15e} di tutti i tumori nei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. Questi piccoli pazienti potrebbero guarire grazie alla lungimiranza dei propri genitori o alla generosità di altri”.

Il trapianto di sangue cordonale ha alle spalle 25 anni di consolidata esperienza sul campo, ed è una valida fonte alternativa di cellule staminali, assicurano gli specialisti: l’approvvigionamento di queste cellule è relativamente facile e non comporta rischi per madre e neonato; inoltre, grazie alla loro immaturità, si prestano ad avere alti profili di istocompatibilità. I risultati in termini di sopravvivenza dei pazienti sono completamente sovrapponibili ai trapianti con staminali prelevate da altre fonti. Il loro uso, inoltre, non è destinato solo ai bambini. Al momento, infatti, il 57{21f99c6ac5d19357f85664ef3109d82aefa9217ee900604e73ab92b21524c15e} dei campioni è stato utilizzato per curare pazienti adulti e il 43{21f99c6ac5d19357f85664ef3109d82aefa9217ee900604e73ab92b21524c15e} casi pediatrici. Questo perché la versatilità delle staminali cordonali permette anche di usare più di un campione e avere quindi la quantità di cellule necessarie per curare pazienti adulti.

Casa di Cura Villa Mafalda Roma, servizio di Ginecologia, Ostetricia e Neonatologia

Dott. Gianni Abbondante, Dott. Eugenio Allegra, Dott. Paul Caciula, Prof. Vincenzo Coscia, Dott.ssa Rosanna D’Elia, Prof. Salvatore Forleo, Dott.ssa Alessandra Grassi, Dott. Mauro Giovarruscio, Dott. Pasquale Mancino, Prof. Corrado Pasqua, Dott. Edoardo Pezzali, Dott. Antonio Picolella
Dott. Giovanni Plotti, Dott.ssa Dora Pultrone, Prof. Giuseppe Rizzo, Dott. Giuseppe Sorrenti
Prof. Herbert Valensise, Dott.ssa Adele Velente, Dott.ssa Barbara Vasapollo

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